Chi ha masticato e mastica un po’ di letteratura e filosofia ne è ormai consapevole, non si può essere geni se non si è un po’ folli e allora vediamo insieme quali erano le strane manie dei geni del passato, nomi che hanno scritto la storia e che non verranno mai dimenticati. Cominciamo con la scrittrice di gialli Agatha Christie: più di 60 romanzi e raccolte di racconti, tutti scritti in luoghi improbabili. La scrittrice non ha mai avuto un ufficio proprio. Honoré de Balzac, poeta francese, era dipendente dal caffè, sembra infatti che ne bevesse circa 50 tazze al giorno. Sigmund Freud, padre della psicanalisi fumava sigari ininterrottamente; provò a smettere, ma senza successo, ma non era l’unica dipendenza, Freud apprezzava infatti gli effetti della cocaina, da lui definita “la sostanza magica”. Albert Einstein, il numero uno della fisica, era un po’ dislessico e cresceva lentamente, ma questo non sembra avergli causato particolari problemi. Nikola Tesla riusciva a lavorare anche 20 ore al giorno, senza mai fermarsi e dormendo all’incirca 4 ore per notte. A lungo andare questa abitudine lo portarono ad avere un crollo mentale a soli 25 anni e quando si riprese ricominciò con le solite abitudini: le sue grandi passioni erano i gioielli e le donne in carne. Thomas Edison sceglieva i propri collaboratori facendogli mangiare un piatto di zuppa e solo chi non aggiungeva il sale poteva “entrare nelle sue grazie”. Ecco dei chiari esempi di come genio e follia siano due aspetti ineludibili.
Luglio 2014 archive
Intervento cataratta: trova la tua clinica specializzata
Se sei residente nella città di Torino e ha deciso di affrontare dalla radice il problema della cataratta, ciò che puoi fare è sottoporti ad un intervento cataratta Torino. Ma vediamo brevemente insieme in che cosa consiste questo disturbo e perché è importante curarlo, prima che sia troppo tardi. La cataratta è un disturbo legato alla vista che colpisce i soggetti che iniziano ad avanzare con l’età e che, piano piano, iniziano a vedere, giorno dopo giorno, a tratti quasi impercettibili, il lento degrado del proprio corpo. Già, l’immagine non è un granché, ma è ciò che accade, senza mezzi termini. A diminuire, con il passare del tempo, è anche la vista e la cataratta, nello specifico, comporta un consumarsi e un ingiallimento del cristallino degli occhi che, a lungo andare, può danneggiare la vista, anche in modo irreversibile, se si decide di non intervenire. Per quanto sia inizialmente quasi impossibile percepire i sintomi che stanno conducendo a contrarre la cataratte, la cosa migliore da fare, quando si inizia ad avere una certa età, è quella di recarsi presso il proprio oculista, per effettuare una visita di controllo e sapere con maggiore precisione se si è soggetti ad un peggioramento della vista. Nel caso in cui alla prima visita non dovesse saltare fuori alcun difetto visivo, è bene comunque fare un controllo in modo periodico, in modo da prendere in tempo un eventuale episodio di cataratta. Se il referto della visita dimostra che è presente una situazione di cataratta, allora si può scegliere di sottoporsi ad un intervento cataratta Torino, in modo da estirpare il problema sin da subito, evitando che, con il tempo, peggiori.